È stato il salone delle supercar e delle ibride. Dalla piccola Peugeot 208, un’utilitaria di meno di 4 metri di lunghezza costruita anche in versione full electric alla mastodontica McLaren Speedtail lunga 5,3 metri, con 3 posti e più di 1000 cavalli a motore ibrido, capace di raggiungere i 402 km orari. Ormai la propulsione elettrica o ibrida fa parte del presente. Solo Ferrari e Lamborghini, tra le novità di Ginevra, sono rimaste ancorate ai motori tradizionali. Anche se Ferrari ha annunciato la prima ibrida per il 2020: con un V6 al posto del V8 (anche questa è una novità) elettrificato. Per darvi un’idea di quel che c’era di buono ho selezionato le 10 auto più significative da vedere. Ginevra non è lontana dall’Italia e il biglietto per il salone costa meno di 20 franchi (18 euro). Solo per queste dieci auto la gita vale la pena.
1 – Ferrari F8 Tributo
Sostituisce la 488 GTB che fu la prima berlinetta V8 a motore turbo. Questa sarà l’ultima perché dalla prossima generazione si passerà a un V6 ibrido. È anche l’erede di una lunga dinastia di coupé V8 che partì a metà anni ’70 con la leggendaria 308.
La F8 Tributo ha il motore V8 biturbo della GTB portato però a 720 cv rispetto ai 67 originari e sviluppa anche 700 Nm di coppia che permettono a quest’auto di scendere sotto i 3” sullo scatto 0-100. Tre originalità: nel design torna al retrotreno il doppio faro tondo posteriore per tanti anni simbolo delle berlinetta V8 e che era stato abbandonato dopo al 430. Sul cofano compare invece il condotto S-duct, una tecnologia aerodinamica della F1, che pesca aria dal suolo per incrementare del 15% la deportanza dell’avantreno. Infine il lunotto è in policarbonato trasparente, com’era sulla F40, per lasciare il motore a vista.
2 – Alfa Romeo Tonale
È il suv-crossover che sostituirà la Giulietta. Una piccola Stelvio più affusolata e dinamica. Marchionne aveva detto un paio d’anni fa che l’erede della Giulietta sarebbe stata un Suv (o crossover che dir si voglia) perché si vendono più delle berline, e anche senza di lui l’Alfa prosegue la sua strategia. La Tonale è costruita sulle dimensioni di un’auto segmento C ed è lunga circa 445 cm, avrà gli stessi motori della Giulietta, probabilmente anche il 2.2 litri turbodiesel da 180 cv della Giulia, ma anche una motorizzazione ibrida plug-in: perciò sarà la prima elettrificata di Alfa Romeo. Il muso con la nuova calandra si ispira alle Alfa del passato: specie Brera e SZ.
3 – Le Hypercar Aston Martin
Non una, ma tre supercar presentate da Aston Martin a Ginevra. La prima è la Valkyrie stradale, versione omologata per libera circolazione della hypercar da mille cavalli progettata in collaborazione con Red Bull e Adrian Newey. Le sue forme avveniristiche nascondono un motore V12 da 6,5 litri che gira altissimo: a 11.000 giri/minuto e dotato di Kers sprigiona ben 1180 cavalli. Le altre due sono la AM RB-003, una hypercar in carbonio sempre studiata in collaborazione con Red Bull ma spinta da un nuovo motore V6 turbo ibrido che sarà realizzato in casa da Aston Martin. Lo stesso propulsore V6 ibrido spingerà anche la futura supercar Vanquish, di cui a Ginevra si è visto il concept. Questa sarà la prima Aon Martin di normale produzione a motore centrale-posteriore visto che fino dalla DB2 alla DBS l’Aston ha sempre avuto auto a motore anteriore.
4 – Fiat Centoventi
Si chiama così in omaggio alla storia di Fiat che fu fondata 120 anni fa, nel 1899. È un concept completamente elettrico che prefigura la futura Panda. È lunga come l’attuale Panda, 3,68 metri, e in questo studio ci sono un sacco di idee innovative e funzionali: l’abitacolo può essere trasformato e personalizzato a piacere aggiungendo edili, cambiando colore al tetto e così via. La Avrà un’autonomia che potrò arrivare fino a 500 km con una carica aggiungendo vari moduli batteria sotto al sedile. Curioso il portellone posteriore formato da una specie di display che può ospitare messaggi o scritte luminose scorrevoli e addirittura essere affittato per informazioni pubblicitarie.
5 – McLaren Speedtail
Ha forme affusolate un po’ vintage e un codone lungo lungo che ricorda quello di certi prototipi anni ’70 di Le Mans. È la nuova hypercar stradale ibrida della McLaren e infrange per la prima volta il muro dei mille cavalli. Il propulsore termico (V8 4 litri) eroga 757 cavalli, quello elettrico ben 313 cv che fanno un totale di 1070 cv. Pensate che nello scatto da fermo raggiunge i 300 km orari in soli 12,8 secondi! All’interno McLaren ha rispolverato una propria idea del 1993: il posto guida centrale che aveva già fatto la sua comparsa sulla supercar stradale F1 del 1993 progettata da Gordon Murray. La Speedtail è quindi una triposto con sedile del pilota al centro affiancato da due sedili laterali. Ne verranno costruite soltanto 106 esemplari, in omaggio al numero di F1 sdtrdali dell’antenata. Da urlo anche il prezzo: 2,4 milioni di euro. Ma non preoccupatevi: sono già state tutte prenotate…
6 – Seat El Born
Ha il nome di un quartiere di tendenza di Barcellona la prima Seat tutta elettrica. Ruote alte, forme da crossover e tante idee originali di stile nel design come la griglia frontale chiusa (tanto non c’è radiatore) e le ruote carenate per ridurre i vortici e aumentare l’autonomia. Ha le dimensioni di una Leon o poco più. Arriverà nel 2020 e sarà la seconda auto elettrica del gruppo Volkswagen ad essere lanciata sul mercato.
7 – Peugeot 208
È la nuova generazione della utilitaria Peugeot che raccoglie l’eredità di 205, 206 e 207. Design originale e interni con un cruscotto digitale tridimensionale. La grande novità della 208 è che avrà quattro tipi diversi di motore sullo stesso pianale. Benzina, diesel, Gpl oppure completamente elettrico. In quest’ultimo caso il motore a batterie eroga 136 cv, gli accumulatori sono da 50 kWh, ha autonomia di 340 km con un pieno e si potrà ricaricare in 5 ore.
8 – Le hypercar Bugatti
Non una ma tre supercar della Bugatti riempivano lo stand per festeggiare i 110 annid alla fondazione del marchio lanciato da Ettore Bugatti. Italiano, emigrato in Francia per fare automobili, Bugatti realizzò negli Anni Venti e trenta le più belle, esclusive e sportive automobili del mondo. Da quando il gruppo VW ha acquisito il marchio, negli anni novanta, ha rilanciato l’esclusività del brand con fuoriserie esclusive destinate a appassionati molto facoltosi perché non ce n’è una che costa meno di un milione di euro. Tutte sono spinte da un motore 8 litri 16 cilindri a doppia V, da 1500 cavalli che a seconda del modello garantisce velocità prossime o superiori ai 400 km orari. La più impressionante è la Bugatti Divo con una coda avveniristica che sembra un’astronave di Star Trek. Poi c’è la Chiron sport 110 anni, costruita in omaggio alal ricorrenza die 110 anni e dalla carrozzeria in carbonio verniciata di blu opaco. Ne faranno solo 40 a 5 milioni di euro l’una. Ma la più costosa in assoluto è la Voiture Noire, una Chiron modificata ispirata alla mitica Bugatti Type 57 SC del 1936 che era considerata la più bella e avveniristica automobile del mondo. È completamente nera carbonio in ogni aspetto – da qui il nome – ed è un esemplare unico: è stata venduta alla modica cifra di 11 milioni di euro.
9 – Audi Q4 etron
Ormai Audi si è lanciata di gran forza nel campo delle elettriche e con il nome “e-tron” tirerà fuori dal 2019 in poi una gamma ampia di modelli. Questa è la Q4 e-tron concept, la prima basata sul famoso pianale MEB che sarà quello comunque del gruppo VW per tutte el future automobili elettriche di grande taglia. La Q4 e-tron è un Suv di taglia media – circa 460cm di lunghezza – con due motori elettrici, uno per ogni asse, da 306 cv e con le sue batterie da 82 kWh può avere un’autonomia di 450 km. Con i nuovi sistemi di ricarica veloce fino a 120 kW all’ora, in mezzora secondo Audi potrà ricaricarsi dell’80%.
10 – Pininfarina Battista
Per chiudere l’hypercar più potente di tutto il salone: la Pininfarina Battista, intitolata al mitico fondatore del marchio Pininfarina che di nome faceva proprio Battista. È una coupé elettrica spinta da quattro motori, uno per ruota, che può arrivare a 1900 cavalli (!!) e cosa ancor più incredibile a una coppia di ben 2300 Nm. Tutta questa potenza le permette di scattare da 0 a 300 all’ora (si, avete letto bene: non 200 o 200 ma proprio 300…) in appena 12 secondi.