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HAMILTON voto 10

Uno non vince 7 titoli mondiali per caso. Proprio nel giorno in cui non aveva più la macchina migliore da sette anni a questa parte, riesce a contenere Verstappen di grinta, cattiveria e precisione. Chi dice che vinceva solo per l’auto, guardi Bottas… Alla fine era così felice che è riuscito pure a dire qualche parola in italiano, lingua per lui ostica!
Una vera rivincita per Lewis: contro le critiche che gli sono state fatte durante l’inverno in cui il suo valore e il suo talento sono stati sminuiti con la tesi che vincesse solo grazie alla macchina, questa vittoria in cui ha resistito con abilità e astuzia alla furia Verstappen nell’unico giorno in cui non aveva la macchina migliore sotto al culo è una soddisfazione enorme.

@LAT

VERSTAPPEN voto 9

È stato da 10 e lode fino agli ultimi cinque giri, poi per fare troppo il generoso, ha perso la corsa. Secondo me ha esagerato: il Verstappen di tre anni fa non avrebbe mai reso la posizione in quel frangente. S’è visto tante volte. Sarebbe rimasto in testa e poi se ne sarebbe discusso a fine gara. Invece è diventato ligio, pure troppo, alle regole della F1: ha obbedito al team che gli ha chiesto troppo tempestivamente di rendere subito la posizione, si è spostato sullo sporco e ha rovinato le gomme che poi non gli hanno permesso di contrattaccare. Per fare il “bravo ragazzo” è rimasto con un pugno di mosche in mano. Però sulla sua sconfitta pesano le tattiche sbagliate del team che gli hanno confuso le idee.

NORRIS voto 9

Il migliore degli “altri”. Si è messo alle spalle le Ferrari, è riuscito a resistere alla rimonta di Perez ed ha portato a casa un 4° posto fantastico. L’anno scorso aveva fatto cose straordinarie ma solo a sprazzi, mai con continuità per tutto un GP. Stavolta ha corso da maturato campione. Sopratutto ha intimidito e avuto la meglio dopo un bel ruota a ruota in curva in curva alla “boia chi molla” un compagno di squadra tosto e veloce come Ricciardo.

PEREZ voto 8

Facile dite voi arrivare 5° con una Red Bull? Già, ma se vi si spegne la macchina nel giro di formazione, partite ultimo dai box e dopo un giro vi fermate pure a cambiare le gomme sconvolgendo le strategie pianificate, il 5° posto è anche un mezzo miracolo. Come ha fatto spesso in carriera, Perez ha corso controcorrente e ha tirato fuori le palle. L’unica sbavatura in qualifica: doveva entrare in Q3 non farsi eliminare come un pollo.

@Scuderia Ferrari Press Office

LECLERC voto 7,5

Si meriterebbe 9 e mezzo per la fantastica qualifica e per quel primo giro eccezionale in cui ha superato Bottas di gran carriera obbligandolo a cedergli il passo nella serie di curve veloci. Quando c’è da attaccare è sempre incontenibile. In gara però emerge l’unica sua piccola debolezza: ha un po’ sofferto le gomme e non è riuscito a gestirle perfettamente fino in fondo. Sempre 2/3 decimi più lento sul passo gara di Norris e anche del compagno Sainz che nel finale di ogni stint gli recuperava sempre qualche decimo. Chissà se è eccessiva aggressività o il suo particolare stile di guida che lo porta a consumare di più gli pneumatici? Fatto sta che è sempre il primo dei ferraristi a cambiare le gomme. Era così quando correva con Vettel, è così adesso con Sainz. Se avesse una macchina perfetta che lo assecondasse fino in fondo, tipo Red Bull, darebbe un grande spettacolo.

SAINZ voto 7

In un certo senso lo spagnolo è il contrario secco di Leclerc: non un fulmine in qualifica come Charles, in compenso è un ottimo passista sul ritmo di gara. Aspetto in cui è meglio di Leclerc. È partito troppo cauto per timore di fare errori ma così ha finito per perdere due posizioni da Alonso e Stroll e molto terreno sui primi. Poi ha trovato ritmo ma rimontare quando si è dietro agli altri è più difficile. Pochi hanno notato che nelle porzioni finali di ogni stint ha girato regolarmente qualche decimo più veloce di Ricciardo, Leclerc e persino di Norris. Addirittura Sainz in gara ha recuperato sul compagno di squadra: dopo il primo pit stop (16° giro) era a 9” da Leclerc, a fine corsa (56° giro) è giunto a 8” dall’altra Ferrari. Quando avrà piena e totale confidenza con la macchina sarà ancora più incisivo.

@LAT Images

FERRARI voto 7

La monoposto 2021 per ora è promossa con riserva. La Ferrari in Bahrain è passata da un distacco medio di 1,9 secondi dalle Mercedes nel 2020 a un gap di 7 decimi in qualifica e di un secondo pieno in gara. Leclerc è giunto a 59” da Hamilton dopo 56 giri quando l’anno corso fu tristemente doppiato. Il motore poi è di tutt’altra pasta di quello del 2020 e infatti le velocità si sono viste: Leclerc e Sainz con 312,4 e 311,7 km/h rispettivamente erano comunque a livello della Mercedes (Hamilton 314,2 km/h) o della Red Bull (Verstappen, 313,6 km/h). Mentre l’anno scorso accusavano distacchi di 8 km/h e con ali scariche. Insomma, lo svantaggio dai rivali top è stato dimezzato. Però per essere la terza forza del mondiale bisogna mettersi dietro almeno la McLaren che per adesso è lievemente superiore.

RED BULL voto 5

Avevano la macchina più competitiva ma si sono inventati strategie discutibili e hanno perso. Hanno mandato in confusione il loro pilota inducendolo subito a restituire la posizione. Vero che le regole vanno rispettate. Ma il team è stato fin troppo scrupoloso a fermare il pilota prima ancora della direzione gara; potevano tenersi il primo posto, indurre Verstappen a forzare il ritmo per aprire un gap di 5 secondi (quella che sarebbe stata la probabile penalità a tempo) tanto Hamilton aveva gomme stanche (con 11 giri in più di quelle di Verstappen) e poi se la sarebbero giocata a ricorsi nel dopo gara. Una visione un po’ spregiudicata questa, ma quale team principal non è un opportunista? Invece la Red Bull si è comportata come se l’allenatore fermasse il proprio centravanti mentre è lanciato a rete nel dubbio che sia in fuorigioco, prima ancora che l’arbitro fischi! Estrema correttezza o ingenuità?

GIOVINAZZI voto 6

Stava facendo una bella gara dopo la solita eccellente partenza in cui era risalito al 10° posto e correva con gomme medie. C’era tutto per un buon risultato, anche la strategia favorevole che l’anno scorso l’ha spesso fregato, visto che era su medie nel primo stint. Invece non si capisce come le sue gomme medie siano durate meno delle soft di tanti altri. Poi il pasticcio del box al pit stop ha fatto il resto. Ha perso 10” di troppo ed è finito a 15” dalla zona punti. Forse poteva giocarsi il decimo posto.

MECCANICI ALFA ROMEO voto 4

Hanno rovinato una gara da 10° posto di Giovinazzi confondendo le gomme. Avevano preparato nelle termocoperte un cambio al pit stop con 3 dure e una media. Se ne sono accorti quando le hanno tolte dalle termocoperte con la macchina ormai in arrivo in pit lane. E dire che gli pneumatici hanno le righe di colori diversi per distinguerli. Ma chi è il daltonico?

VETTEL voto 3

Il campione al tramonto che cercava la rivincita d’orgoglio contro la Ferrari ha fatto una figura davvero penosa. Si è fatto penalizzare in qualifica per non aver rispettato le bandiere gialle, è partito ultimo, ha arrancato in fondo perdendo un duello con Alonso e ha persino tamponato Ocon in frenata per aver calcolato male i tempi! È finito fuori dai punti mentre il compagno Stroll è entrato nei top dieci. Deve ritrovarsi: il cambio di squadra è stato inutile per adesso e deve seriamente resettare la mente e ritrovare se stesso.

MAZEPIN voto 2

Il peggiore in pista. Il russo arrivato in Haas grazie ai milioni di rubli, dimostra che i soldi non bastano per guidare una F1. Tutte e due le volte che è arrivato alla prima curva del primo giro, sia in qualifica che in gara, si è girato come un pollo finendo anche per sbattere!

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