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251,9 chilometri orari. Di media (!), non di punta. È la stratosferica velocità media sul giro stabilita da Kamui Kobayashi, con la Toyota TS050 nelle qualifiche della 24 Ore di Le Mans. Per la prima volta da tanti anni (e dalle modifiche che hanno rallentato la pista) un’auto ha infranto il muro dei 250 km orari di media sul circuito francese nel giro secco di qualifica.

L’ultima volta che un Prototipi aveva superato i 250 km/h di media a Le Mans è stato nel 1985 quando Hans Stuck con la Porsche 956 tocco i 251,815 km orari di media. Ma allora la pista era più veloce: non c’erano le chicanes che interrompevano il rettifilo delle Hunaudieres e si riuscivano a fare medie elevatissime perché nei 5 km di rettifilo le vetture sfioravano i 380 km orari di velocità massima (nei primi anni ’90 furono toccato anche i 400 km all’ora). Il tempo di Kobayashi è invece stato fatto su un percorso mozzato da numerose chicane.

L’impresa di Kobayashi fa ancor più impressione se si pensa che quest’anno le LMP1 sono state penalizzate sia aerodinamicamente sia in fatto di potenza massima: infatti non hanno mai superato i 340 km orari in rettifilo, quando qualche anno fa toccavano velocità molto più alte.

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